TREKKING IN SARDEGNA
CALA GONONE: IN PARETE A STRAPIOMBO SUL MARE
Per gli amanti della arrampicata è un vero paradiso. Il paesaggio alterna gole, grotte e falesie. La zona è costellata da reperti archeologici meravigliosi, le grotte di Ispinigoli, la grotta del Bue Marino, un tempo regno della foca monaca. E ancora la gola di Su Gorroppu e il villaggio nuragico di Tiscali. Un mondo sicuramente da esplorare per gli amanti della storia e della speleologia.
Le roccie sono di tipo calcareo, ricche di appigli e per questo facilmente arrampicabili. Partendo da Cala Gonone tutte le pareti sono raggiungibili a piedi con percorsi facili per arrampicatori alle prime armi e itinerari complessi per i più capaci.
SELVAGGIO BLU, TREKKING TRA CIELO E MARE LUNGO LA COSTA DELL’OGLIASTRA
Selvaggio blu è il suo nome: niente di più azzeccato per un mix di avventura e di mare, con spettacolari viste dall’alto districandosi fra panoramici strapiombi e una lussureggiante e profumata macchia mediterranea.
Selvaggio blu è il sogno di due alpinisti mediterranei, il fotografo Mario Verin e Peppino Cicalò che un giorno decisero di tracciare un itinerario tra cielo e mare, sul bordo della scogliera a picco sul golfo di Orosei.
Un percorso estremo, che si snoda per 40 km a nord di Santa Maria Navarrese.
Con la sua spettacolare parete, Selvaggio blu è considerato il trekking più diffìcile d’Italia. Ma senza essere degli alpinisti, possiamo seguire i sentieri più facili che lo incrociano per condividerne appieno la bellezza,
«Se l’itinerario fosse attrezzato con delle corde fisse nei punti più difficili, come era stato previsto dal nostro progetto originale , sarebbe famoso in tutto il mondo, perché attraversa uno dei paesaggi più belli del Mediterraneo», racconta Verin.
Partenza da Pedra Longa
Il sentiero parte da Pedra Longa, aggira la Punta Giradili, con la sua impressionante parete di 700 metri, e si prosegue fino alle pendici del il Capo Montesanto.
Con qualche arrampicata si supera il Bacu Tendili oltre il quale il sentiero scende fino alle insenature di Portu Pedrosu e Poro Quau.
Si continua a seguire le scogliere e la fatica è generosamente rincuorata dal meraviglioso panorama dall’alto di Cala Goloritzè.
A questo punto arriva l’itinerario più impegnativo, con difficoltà fino al IV° livello di arrampicata. Si scende fino al giardino pensile della Biriola. Un sistema di cenge e bellissimi passaggi in arrampicata consentono di raggiungere Cala Sisine dove termina il mitico Selvaggio Blu.
Sono necessari quattro/cinque giorni di cammino, senza mai perdere di vista il mare, dormendo sotto le stelle nell’intaglio di un fiordo o sul tetto di un’incantevole caletta a forma di mezzaluna.
Bellissimi i fiori rosa di cisto selvatico che incontriamo, inebriati dalle fragranze del mirto e del corbezzolo, impressionati dal vuoto delle falesie a picco sul mare, regno di cormorani, falchi pellegrini e gabbiani.
Da provare per una vacanza di avventura.